CAPO TESTA IN SARDEGNA

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Capo Testa, in Sardegna, è uno dei luoghi più suggestivi della costa nord-orientale. Tappa obbligata per chi decide di visitare Santa Teresa di Gallura. Il promontorio è un gigantesco blocco di roccia sporgente da una costa movimentata e battuta dalle correnti che attraversano lo stretto delle Bocche di Bonifacio.

L’infrangersi delle onde sulle rocce levigate dal tempo rendono Capo Testa un sensuale capolavoro della natura. Il fascino del posto e’ ineguagliabile.

Capo Testa e’ collegato alla terraferma tramite uno stretto istmo, dove si trovano i due arenili piu’ ampi della penisola: la rena di ponente e la rena di levante.

Il posto si caratterizza per un ampia varietà di paesaggi; dalle spiagge intervallate alle scogliere granitiche a picco sul mare con colori sempre piu’ variegati, che fanno contrasto con i tipici colori della macchia mediterranea.

A questo proposito citiamo la celebre insenatura con spiaggia di Cala Spinosa, forse la cala piu’ rappresentativa dell’intera isola.

La baia di Santa Reparata, caratteristica non solo per la sua bellezza e posizione (il nome la dice lunga, i pescatori della zona ormeggiano le loro imbarcazioni proprio qui) ha anche un interesse storico, troviamo in questa zona i resti delle cave aperte dagli antichi romani, per l’estrazione del granito utilizzato per la costruzione del colonnato esterno al Pantheon.

L’istmo con le sue due spiagge la rena di ponente e la rena di levante. Per la loro posizione strategica esse consentono di godere di mare calmo con tutte le condizioni di vento.

L’incantevole Valle della Luna, tappa obbligata per chi giunge a Capo Testa. Si raggiunge a piedi, attraverso un sentiero un po’ difficile da trovare, e’ estremamente interessante visitarla. La zona è dominata dal piu’ alto massiccio granitico della piccola penisola e sfocia naturalmente a mare in una tranquilla e stupenda spiaggetta a mo di valle.

Il paesaggio e’ variegato e si possono trovare incantevoli scogliere, grotte naturali e una sorgente di acqua dolce che sgorga da una fenditura scavata nella roccia. A detta di alcuni geologhi potrebbe provenire dalle montagne della Corsica, attraversando tutte le bocche di Bonifacio, in base alla teoria dei vasi comunicanti.

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